Originariamente al civico 53 di via Bramante, erano delimitate dalle vie Niccolini, dalla nuova circonvallazione (attuale Procaccini) e dalla Roggia Rigosella. Già proprietà del cav. Giuseppe Pozzi, possidente terriero e industriale, furono riedificate nel 1906, passando da una serie di piccoli capannoni a un moderno stabilimento composto da due capannoni centrali e dai fronti a due piani lungo le vie Niccolini e Procaccini. Si occupavano dell fabbricazione di "bolloni, viti, dadi, arpioni, chiavarde, caviglie, piastre, piastrine, ganasce, e scambi per armamento ferrovie e tramways, chiodi a ribadire per caldaie e ponti metallici, punte coniche per battitore da riso, bottoni a vite per cavallo". Negli stessi anni il cav.Pozzi si associa con Carminati (che nel 1899 aveva lasciato la Miani & Silvestri) e Carlo Toselli, contabile, nella Società Italiana Carminati e Toselli per la fabbricazione di vetture ferroviarie. Il progetto è dell'architetto Gian Francesco Carminati e dell’ingegnere Emilio Gussalli, che avevano studio associato in via Pontaccio 8. Per l’Esposizione del 1906 realizzarono il chiosco delle Acque minerali di Bognanco, oltre che la sede della Società Italiana Carminati e Toselli in via Messina angolo via Procaccini (1900-1905). Nel 1925 i fronti sulle vie Niccolini e Procaccini vengono sopraelevati su progetto Carminati Gussalli. Nel 1951, tutti i fronti ad eccezione di quello lungo via Niccolini, vengono sopraelevati di un ulteriore piano.
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